ASOLA – Nella tarda mattinata del 30 aprile, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Asola, un 65nne mantovano probabilmente stanco di aspettare il proprio turno, inizia ad inveire contro gli infermieri in servizio manifestando il proprio disappunto. Nonostante il personale sanitario, con grande calma e pazienza, cercasse di tranquillizzare il soggetto, lo stesso continuava a protestare urlando nella sala d’attesa. Dagli ambulatori del pronto soccorso usciva il medico in servizio, il quale invitava alla calma il soggetto. Il 65nne però, anziché calmarsi, si scagliava contro il medico, afferrandolo con violenza ad un braccio. Il personale sanitario contattava immediatamente i Carabinieri della Stazione di Asola, che intervenivano immediatamente sul posto, ripristinando la calma.
Il medico aggredito era costretto a ricorrere alle cure sanitarie da parte di un suo collega, riportando lesioni giudicate guaribili in 10 giorni di prognosi.
L’esagitato veniva accompagnato dai Carabinieri presso la locale Stazione.
I militari, nel frattempo, acquisivano le registrazioni della videosorveglianza presente nella sala d’attesa del Pronto Soccorso, verificando che quanto denunciato dal medico e dagli infermieri era di fatto cristallizzato nelle immagini delle telecamere presenti.
Il soggetto veniva quindi dichiarato in stato di arresto poiché ritenuto responsabile, in ipotesi accusatoria, del reato di lesioni personali a personale esercente una professione sanitaria. Il recente “pacchetto sicurezza” consente agli organi di Polizia di effettuare l’arresto in flagranza differita.
L’arrestato, espletate le formalità di rito, veniva condotto presso la sua abitazione, in regime di arresti domiciliari.
Nella mattinata di venerdì il Giudice del Tribunale di Mantova, dopo aver convalidato l’arresto poiché legittimamente operato dai Carabinieri, ha disposto la liberazione dell’arrestato sottoponendolo all’obbligo giornaliero di presentazione alla Polizia Giudiziaria.