SAN GIORGIO BIGARELLO – Nel pomeriggio del 6 maggio i Carabinieri della Stazione di San Giorgio Bigarello hanno arrestato un 56enne italiano, residente a Mozzecane (VR), poiché – in ipotesi accusatoria – ritenuto responsabile della violazione della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento alla ex compagna, applicata dal GIP presso il Tribunale di Verona nell’Agosto del 2024, dopo il suo allontanamento d’urgenza dalla casa familiare attuato dai Carabinieri di Mozzecane a seguito di maltrattamenti e percosse nei confronti della donna.
In particolare, i Carabinieri, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, accertavano che l’uomo, che si trovava in auto insieme alla ex compagna, indossava un braccialetto elettronico. Le immediate verifiche eseguite dai militari dell’Arma permettevano di appurare che l’uomo era sottoposto al divieto di avvicinamento alla donna che si trovava insieme a lui che, a sua volta, aveva lasciato il suo dispositivo a casa, rendendo così inefficace la misura posta a tutela della sua incolumità. Nel corso dell’operazione, i Carabinieri accertavano altresì che l’uomo si era messo alla guida in stato di alterazione alcolica, avendo un tasso pari a 0,52 g/L, e con patente revocata. Pertanto, l’uomo veniva tratto immediatamente in arresto per il reato di violazione del provvedimento del divieto di avvicinamento alla persona offesa, alla denuncia per il reato di guida con patente revocata ed alla contestazione dell’illecito amministrativo per guida in stato di alterazione alcolica con tasso compreso tra 0,5 e 0,8 g/L, con il conseguente sequestro dell’autovettura. Dopo le formalità di rito, su disposizione del PM di turno della Procura della Repubblica di Mantova, l’uomo veniva trattenuto presso la camera di sicurezza, in attesa della convalida dell’arresto.
Nella mattinata di giovedì, su richiesta della Procura della Repubblica, il Tribunale di Mantova ha provveduto alla convalida dell’arresto, e nel conseguente giudizio con rito direttissimo ha concesso un termine a difesa.
La responsabilità dell’arrestato dovrà essere accertata nel corso del giudizio in contraddittorio con la difesa e, pertanto, lo stesso deve essere considerato innocente fino all’eventuale condanna definitiva.