BOZZOLO – Era stato arrestato la sera di giovedì poiché aveva percosso la moglie convivente, alla presenza di un figlio minore. Dopo il processo per direttissima, il soggetto era stato rimesso in libertà con la misura dell’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento alla moglie e figlia.
Il Giudice aveva autorizzato il soggetto, alla presenza dei Carabinieri, di poter accedere nell’abitazione al fine di prendere i suoi effetti personali. Cosa che effettivamente si è verificata nella mattinata di sabato 25 ottobre, anche se il soggetto avrebbe manifestato il suo dissenso a tale provvedimento, andando via malvolentieri.
Nel tardo pomeriggio sempre di sabato 25 il 41nne indiano faceva ritorno a Bozzolo, recandosi nell’abitazione occupata dalla moglie e dalla figlia minore. Lo stesso, dopo aver contattata invano la moglie sulla sua utenza cellulare, chiamandola ben 24 volte, suonava ripetutamente il campanello.
La moglie e la figlia del soggetto chiedevano aiuto ad una vicina di casa, loro connazionale, la quale contattava immediatamente il 112 raccontando l’accaduto.
Quando l’equipaggio del Nucleo Operativo e Radiomobile interveniva sul posto, trovava lo straniero intento a suonare il campanello dell’abitazione, in palese contrasto con i provvedimenti disposti dal Giudice.
Per tale motivo il soggetto veniva tratto in arresto e condotto nelle camere di sicurezza del Comando, in attesa dell’udienza di convalida e del rito per direttissima.
Nella giornata di ieri l’arrestato è comparso davanti al Giudice del Tribunale di Mantova che, dopo aver convalidato l’arresto poiché legittimamente operato dai Carabinieri, ha disposto la custodia in carcere della persona arrestata.

