ROMA – Oggi l’Italia ha finito le sue risorse naturali per il 2023. È infatti il suo Country Overshoot Day cioè il giorno in cui sono (virtualmente) esaurite le risorse a disposizione per l’anno in corso. È questo il verdetto emesso dal think tank Global Footprint Network, che ogni anno stima per ciascun Paese il giorno in cui esaurisce le risorse naturali che la Terra ha da offrirgli. Per l’Italia, quindi, nel 2023 eccede la biocapacità del 425%, con nessuna variazione rispetto al 2022. Un debito ecologico altissimo, considerando che la data è sempre più distante dalla fine dell’anno ed è ben lontana da quella di Paesi meno abbienti e più virtuosi come Ecuador, Giamaica o Cuba. Il primo Paese a ‘sforare’ quest’anno è stato il Qatar il 10 febbraio, seguito dal Lussemburgo, dal Bahrain, dal Canada, dagli Usa e dagli Emirati Arabi Uniti che hanno finito le loro quote già a marzo. Hanno anticipato la Germania (4 maggio) e la Francia (5 maggio) L’ultimo dovrebbe essere appunto la Giamaica, il 20 dicembre.
L’Overshoot day è il giorno che indica l’esaurimento ufficiale delle risorse rinnovabili che la Terra è in grado di rigenerare nell’arco di 365 giorni. La data cambia di anno in anno, a seconda della rapidità con cui tali risorse vengono sfruttate. A livello globale, nel 2022 l’Overshoot day è stato il 28 luglio: non era mai successo che cadesse così presto. Appena cinquant’anni prima, nel 1972, era il 14 dicembre.
Per l’Italia, a contribuire maggiormente sono i trasporti e il settore alimentare, soprattutto lo spreco: anche solo dimezzarlo permetterebbe di posticipare la data di ben 13 giorni. Nonostante infatti si stia spopolando, il nostro Paese continua a depauperare risorse: l’impronta ecologica media di un italiano, pari a circa 4,3 ettari globali, divisa per la biocapacità media mondiale, cioè la quota di risorse disponibili per ciascun abitante della Terra, cioè 1,6 ettari globali, dà come risultato 2,68. Cosa significa questo valore? Se tutti avessero il nostro stesso stile di vita, avremmo bisogno di quasi 2,7 pianeti per vivere.
L’Overshoot day di un Paese è la data in cui cadrebbe l’Earth Overshoot Day se tutta l’umanità consumasse come gli abitanti di quel Paese. Se la domanda, misurata con l’impronta ecologica, supera l’offerta di servizi ecosistemici, incluso l’assorbimento di CO2, la specie umana è in debito per l’anno in corso. Gli Overshoot day dei Paesi vengono pubblicati il 1° gennaio di ogni anno. Per rispettare questa scadenza di pubblicazione, gli Overshoot day dei Paesi del 2023 sono stati calcolati a dicembre 2022 utilizzando l’edizione 2022 del National Footprint and Biocapacity Accounts, in merito a diverse attività come agricoltura, edilizia, produzione di energia, emissioni di gas serra, ma anche gestione di ambienti urbani e foreste. Tutti questi dati comprendono il periodo che va dal 1961 al 2018 e non includono quindi eventi come la pandemia di Covid-19 o la guerra in Ucraina.