L’antipasto della Cop29 è servito. Alla ministeriale del G20 in Brasile, l’Italia porta i temi della ‘Carta di Venaria’, ovvero le dichiarazioni finali firmate al G7 della primavera scorsa alle porte di Torino. Punti su cui Gilberto Pichetto insisterà anche alla prossima conferenza internazionale sul clima, che si svolgerà a Baku, in Azerbaijan, a novembre: “La triplicazione dell’energia rinnovabile, l’impegno di accompagnamento per il nuovo nucleare e lo sviluppo dei biofuel”.
Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica a Iguaçu ribadisce la necessità di portare avanti una “transizione giusta, sostenibile, sicura e inclusiva basata su un approccio tecnologicamente neutro e che tenga conto della sicurezza degli approvvigionamenti”, in cui l’Italia crede fermamente. Per questo si congratula pubblicamente con la Presidenza brasiliana “che ci ricorda l’importanza della transizione energetica anche per la tutela del mondo in cui viviamo. Un mondo che è cambiato tantissimo per molti Paesi seduti intorno a questo tavolo e che anche nel settore dell’energia sta vivendo le gravi conseguenze causate dai conflitti che condanniamo con fermezza, alle porte del Mediterraneo e dell’Europa”.
Il rappresentante del Mase giudica positivamente anche “priorità e attività volte ad accelerare i finanziamenti dedicati alle transizioni energetiche per le economie in via di sviluppo”. Così come “i focus specifici su carburanti sostenibili e su clean cooking, che vanno nel senso delle iniziative che l’Italia ha proposto quale Presidenza G7”. Perché “su questi temi – avvisa Pichetto -, abbiamo la responsabilità di inviare da un forte segnale di azione, di inclusione e di solidarietà”.
In questo senso il ministro ribadisce che “i ‘Principi sulle transizioni giuste ed inclusive’ sono un importante punto di riferimento che l’Italia ha già deciso di perseguire”. Dunque, il nostro Paese “intende contribuire alla definizione della Coalizione globale per la Pianificazione energetica, promossa dalla Presidenza brasiliana, vista l’importanza di lavorare fianco a fianco per garantire l’accesso a sistemi energetici sicuri, accessibili, competitivi e sostenibili, in particolare per i Paesi più vulnerabili, verso un futuro a emissioni nette zero entro il 2050”.
Questo perché, sottolinea il ministro dell’Ambiente italiano, “ritengo di fondamentale importanza l’impegno di lavorare assieme per accelerare lo sviluppo di sistemi di stoccaggio dell’energia, così da contribuire all’obiettivo globale di triplicare la capacità rinnovabile e promuovere la sicurezza energetica”. Proprio i principi adottati nella ‘Carta di Venaria’.