MANTOVA – L’ATS della Val Padana ricorda a tutti i cittadini nati tra il 1969 e il 1989 e residenti nelle provincie di Cremona e Mantova, l’importanza di sottoporsi allo screening gratuito promosso da Regione Lombardia per l’eliminazione del virus dell’Epatite C (HCV), principale causa di cirrosi e cancro del fegato in Italia. Tale opportunità di salute è attualmente offerta fino al 31 dicembre 2023. Partecipare allo screening per l’Epatite C è semplice e veloce: basta sottoporsi ad un prelievo di sangue per la ricerca degli anticorpi anti-HCV in occasione di altri esami del sangue effettuati per altro motivo, o richiederlo durante un ricovero ospedaliero. Non servono né impegnativa né prenotazione. In caso di esito positivo, la persona verrà contattata per eseguire il test di conferma (anch’esso gratuito) ed eventualmente proseguire l’iter diagnostico-terapeutico. È importante precisare che chi è già guarito dall’Epatite C o è in cura presso un centro specialistico, non deve sottoporsi allo screening.
I DATI DELLO SCREENING NELLA POPOLAZIONE GENERALE
Da giugno 2022 all’8 novembre 2023 nel territorio dell’ATS Val Padana (Cremona-Mantova) sono stati eseguiti 34.653 test di cui 282 positivi al primo livello (test anticorpale) e 37 positivi al secondo livello HCVRNA: un buon livello di risposta da parte dei cittadini, ma che ha ancora ampi margini di miglioramento, vista la rilevanza della campagna in atto in termini di salute pubblica.
L’Epatite C è una malattia cronica causata dal virus HCV, trasmessa attraverso il contatto con sangue infetto (es. siringhe infette) o, meno facilmente, per trasmissione sessuale; molti sono ancora i casi non riconosciuti in quanto spesso si tratta di un’infezione che rimane a lungo silente, senza sintomi e che si manifesta clinicamente solo in fase avanzata. Per tale motivo è importante individuarla precocemente sottoponendosi al facile e veloce screening proposto da Regione Lombardia.
«Oggi sono disponibili farmaci antivirali che consentono la guarigione in più del 95% dei casi – afferma Cecilia Donzelli, Direttore della Struttura Medicina Preventiva nelle Comunità di ATS -; la diagnosi precoce permette di assicurare ai pazienti la terapia più corretta e prevenire lo sviluppo di una epatite o altre complicanze, quali la cirrosi epatica o il tumore al fegato. Abbiamo inviato pertanto, una lettera d’invito a tutti gli assistiti eleggibili allo screening, ma poiché molte delle lettere sono state restituite al mittente, invitiamo nuovamente tutti i cittadini nati tra il 1969 e il 1989, che non abbiano ancora eseguito il test, a recarsi entro il 31 dicembre in uno dei laboratori del territorio aderenti e – se non offerto attivamente dalla struttura – a richiedere di sottoporsi allo screening».