MANTOVA – Insolita telefonata giunta al 112. Non è una richiesta di soccorso. Non è una segnalazione. Non è nemmeno una lamentela. È la voglia di salutare i Carabinieri ed augurare loro Buona Pasqua. È la sera di giovedì santo, il giorno prima della morte di Gesù. Mentre per televisione scorrono le immagini della consueta visita di Papa Francesco al carcere di Regina Coeli, una anziana 97nne chiede al proprio figlio un regalo per Pasqua: vuole salutare e stringere la mano ai Carabinieri.
Dopo un attimo di smarrimento, il figlio dell’anziana compone il numero di emergenza 112. Precisa subito che non si tratta di un aiuto materiale, ma di un aiuto morale, rivolto alla madre malata.
L’operatore in servizio presso la centrale operativa dei Carabinieri di Mantova contatta un equipaggio della Sezione Radiomobile, spiegando l’intervento umanitario da compiere. La coppia di militari si reca a casa dell’anziana, classe 1928. La signora, da tempo malata ed ipovedente, racconta ai due Carabinieri che era sposata proprio con un Carabiniere, conosciuto a Salerno dopo il secondo conflitto mondiale e che, purtroppo, all’età di 58 anni è deceduto in Campania. La signora, nella sua lucidità, racconta alcuni episodi di vita, racconta cosa è significato per lei essere la moglie di un Carabiniere. Ma la cosa che più ha commosso i militari è stato quando la donna, visibilmente commossa, ha voluto stringere la mano ai due giovani militari, ed augurare loro una serena Pasqua. La signora ha aggiunto, inoltre, che erano anni che sognava di fare questo gesto, e che era il suo sogno nel cassetto. Sogno che è diventato realtà grazie alla disponibilità ed umanità espressa dai due Carabinieri.