MANTOVA – L’Albo nazionale delle imprese agromeccaniche come futuro traguardo per certificare la professionalità del contoterzismo professionale. Manca ad oggi un chiaro orizzonte temporale, ma l’iter legislativo è avviato, secondo quanto emerso oggi dalla 88ª assemblea provinciale di Confai Mantova sia dal presidente di Cai Agromec, Gianni Dalla Bernardina, che dall’onorevole Antonella Forattini.
Seppure nell’incertezza di tensioni geopolitiche su scala internazionale, di cambiamenti climatici che minacciano la volatilità dei consumi, di redditività per le imprese agromeccaniche talvolta ostacolata dai tempi di incasso, di difficoltà legate al ricambio generazionale – tutti aspetti che il presidente di Confai Mantova, Marco Speziali, ha ricordato durante la sua relazione – il futuro appare ricco di opportunità.
Il contoterzismo professionale, infatti, si sta trasformando da braccio meccanizzato dell’agricoltura a garante della sostenibilità ambientale e sociale, grazie all’avvento negli ultimi anni dell’agricoltura di precisione. E domani, grazie all’agricoltura digitale, potrà incrementare le produzioni in campo, ridurre gli input, intervenire nel momento più adatto per la coltura in campo, certificare i diversi passaggi in campo.
“Siamo di fronte a una rivoluzione che impone di fare rete in agricoltura, di saper raccogliere, leggere e interpretare i dati, anche con l’aiuto di nuove figure professionali”, afferma Speziali, al tavolo dei relatori insieme al direttore Stefano Bonisoli. In questo contesto, le prospettive per le imprese agromeccaniche sono di pilastri insostituibili nell’attività primaria, come hanno riconosciuto, le istituzioni presenti, dall’assessore lombardo all’Agricoltura e Sovranità alimentare, Alessandro Beduschi, al consigliere regionale Marco Carra, al presidente della Provincia, Carlo Bottani.
Il domani riserverà opportunità anche grazie al processo di digitalizzazione in agricoltura. “Dal 2025 per garantire la sicurezza alimentare Agea introdurrà un cambiamento epocale attraverso la realizzazione del piano colturale grafico, che verifica attraverso immagini satellitari che cosa viene coltivato – ha specificato Ivano Valmori, amministratore delegato di Image Line, società leader in ambito di applicazioni digitali per l’agricoltura, intervenendo alla tavola rotonda dedicata all’innovazione, alla digitalizzazione e al ricambio generazionale nella filiera agromeccanica -. Sarà fondamentale raccogliere i dati e in futuro anche l’Intelligenza Artificiale assicurerà nuove opportunità di crescita”.
Anche l’industria meccanica sta lavorando per le nuove frontiere del mondo agricolo. Ne ha parlato Mario Danieli, Country Manager Italia di Argo Tractors, gruppo leader in Italia: “Il mercato in questa fase è difficile, dopo gli anni in cui le imprese hanno investito grazie al credito d’imposta – ha esordito -. Come Argo Tractors stiamo studiando macchine migliorate sul piano del confort, dell’interazione digitale, dell’interoperabilità, così da offrire informazioni utili in termini di dati per gli operatori e i contoterzisti professionali. Le propulsioni di domani guarderanno all’idrogeno e all’elettrico, che potrebbe essere la frontiera del futuro per i trattori di piccole dimensioni, ma anche per gli attrezzi. In questo modo si ridurrebbero le emissioni, avremmo una durata maggiore dei mezzi, incrementando la sicurezza sul lavoro e tagliando i consumi”.
L’innovazione costituisce un richiamo per i giovani, ma a una condizione. Che si tenga conto anche di due elementi chiave, come detto dal presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani: “La formazione e l’etica. Abbiamo la necessità di educare i giovani, che dovranno trasmettere input alle macchine e non farsi guidare in maniera acritica”.
Altrettanto fondamentale, per il presidente di Confagricoltura Mantova, Alberto Cortesi, “il processo di semplificazione di raccolta e condivisione dei dati in agricoltura”.