CASTIGLIONE – Dopo oltre un mese e mezzo in carcere, il 33enne moldavo Dumitru Stratan ha confessato: “Ho ucciso io Yana Malaiko, ma non volevo”. L’ex fidanzato della 23enne ha confessato di fronte al procuratore capo Manuela Fasolato, dopo aver chiesto di essere interrogato in carcere a Mantova, dove si trova dal 20 gennaio.
Il 33enne, assistito dai suoi avvocati, ha ammesso di aver ucciso Yana ma, in pratica, di non aver fatto di proposito. Stratan infatti ha spiegato di aver inferto un forte colpo all’altezza dello sterno a Yana per allontanarla, per poi spostarsi in un’altra stanza dell’appartamento di piazzale Resistenza. Una volta tornato nella stanza dove c’era la sua ex, si sarebbe accorto che questa era priva di vita.

Una confessione a metà, insomma. Come la Procura gli ha fatto notare, la sua versione infatti non dà spiegazione dei segni di percosse trovati sul viso e sul collo della 23enne, le tracce di sangue su indumenti e biancheria e via dicendo. Di fronte a tali contestazioni Stratan ha confermato la propria versione dei fatti.
Quando la Procura gli ha chiesto circa l’occultamento del cadavere, Stratan ha risposto di non ricordare con precisione cosa fosse accaduto dopo aver ammazzato Yana Malaiko.