CASTEL GOFFREDO – È stato votato in assemblea dai lavoratori l’accordo che pone fine alla procedura di licenziamento collettivo avviata da Fulgar S.p.A. lo scorso luglio. L’intesa, raggiunta dopo un serrato confronto con le organizzazioni sindacali, prevede:
• una diminuzione degli esuberi da 62 a 48 unità;
• una gestione che privilegia la volontarietà nei licenziamenti, attraverso la “non opposizione” con incentivi differenziati basati su anzianità e vicinanza al pensionamento;
• il prolungamento delle finestre di adesione alle uscite volontarie.
Deborah Comoglio, Segretaria FEMCA Cisl Asse del Po, dichiara: “Avevamo richiesto che le decisioni più delicate fossero condivise direttamente con i lavoratori e oggi con orgoglio posso dire che l’accordo è stato votato nelle assemblee. È un risultato che dà forza democratica all’intesa: la riduzione degli esuberi, gli incentivi e le tutele non sono frutto solo del negoziato, ma della partecipazione concreta dei lavoratori. Rimane forte la preoccupazione per la crisi del settore, ma questo passo dimostra che con responsabilità e dialogo si possono trovare soluzioni il più possibile condivise ed equilibrate.”
Aggiunge dal canto suo Carla Chiusi di Filctem Cgil: “È un accordo sicuramente difensivo rispetto ad una situazione che rischiava di essere ancora più impattante per i lavoratori e le lavoratrici di Fulgar. Siamo riusciti a trovare una quadra sul principio della volontarietà con incentivi economici per chi si collega alla pensione o per chi si vuole ricollocare in altre realtà e di certo è più tutelante rispetto agli esuberi inizialmente paventati. Ora sarà da monitorare fino a fine marzo nella speranza di avere nel frattempo anche ulteriori ammortizzatori sociali per gestire questa fase. Importante anche avere ridotto il numero degli esuberi dichiarati, ora sarà importante avere chiarezza nella gestione da qui in avanti da parte dell’azienda”.