CASTIGLIONE DELLE STIVIERE / LONATO DEL GARDA – «Le integrazioni prodotte dal proponente, che vuole realizzare il nuovo polo logistico nel comune di Lonato a confine con il sito di interesse comunitario “complesso Morenico di Castiglione delle Stiviere”, sono una vera e propria presa in giro» spiega la Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Paola Pollini: «Rispediamo al mittente le conclusioni di questi nuovi elaborati, in particolare la relazione di valutazione di incidenza ambientale (VINCA), che non fa altro che ribadire quanto già scritto nella precedente versione e già contestata da Provincia di Brescia e Parco del Mincio».
«Lo studio è carente, omissivo e contraddittorio» prosegue Pollini: «Non vengono prese in considerazione i reali impatti sul SIC (Sito di Interesse Comunitario). Ad esempio, non si considera come il continuo via vai di mezzi pesanti lungo la strada provinciale interferirà con la vita delle specie animali, che trovano riparo dentro il SIC. Non si tocca minimamente la questione delle falde e non si considerano i corridoi ecologici che vanno ben oltre ai confini del SIC. Ancor più grave il non considerare i motivi per i quali è stato istituito un SIC in quel preciso luogo. Ciò che è stato fatto è un sommario elenco, che sottovaluta l’importanza di quel luogo e di conseguenza rischia di non considerare accuratamente tutte le possibili conseguenze. In questo modo si è finito per trattare il SIC come un “parchetto” di quartiere.
Le misure di compensazione, ne sono la riprova. Si parla di opere a verde, nuove aree boschive, prati e la ri-naturazione di un laghetto. Tutte opere che verranno realizzate all’interno del sedime del polo logistico, quindi separate dal SIC, ma presentate come misure a incremento della biodiversità esattamente come se fossero al suo interno.
Una tale approssimazione e superficialità è sconfortante e disarmante, perché sulla base di questi documenti tecnici, i decisori politici assumono le relative deliberazioni che poi impattano su tutta la collettività. Tornerò a chiedere nuovamente a Regione Lombardia di impegnarsi nella tutela del proprio patrimonio naturale, contro ogni speculazione» conclude Pollini.