CASTIGLIONE DELLE STIVIERE – I genitori sono arrivati all’ospedale San Pellegrino verso le 3.30 della notte tra martedì e ieri: non stavano per nulla bene e non capivano cosa stesse succedendo. In casa erano rimasti i due figli, che poi sono stati recuperati dal 118 e dai carabinieri del Radiomobile di Castiglione.
Alla fine tutti e quattro – padre 50enne, madre 36enne e i due figli di 13 e 5 anni – sono stati portati agli Spedali Civili di Brescia in camera iperbarica: tutta la famiglia infatti era rimasta intossicata dal monossido di carbonio fuoriuscito da una stufetta usata in soggiorno per riscaldare gli ambienti.
Con l’arrivo dei primi freddi e della nebbia infatti la famiglia, che abita a Castiglione ed è di origine indiana, aveva deciso di riscaldarsi con una stufetta che, stando a quanto è stato possibile ricostruire, era stata collocata in soggiorno. L’apparecchio però avrebbe avuto un malfunzionamento, tanto che gli ambienti domestici avrebbero iniziato a riempirsi di monossido. A rendersi conto che qualcosa non andava sono stati genitori, che nel cuore della notte sono arrivati al San Pellegrino. Dagli accertamenti il personale ospedaliero si è reso conto che quei sintomi, che il 50enne e la 34enne non avevano riconosciuto, erano riconducibili a un’intossicazione da monossido. A quel punto il personale ha chiesto ai due se in casa vi fosse qualcun altro: c’erano i due figli.
Prontamente ambulanza e carabinieri sono arrivati sul posto, hanno recuperato il 13enne e il bambino di 5 anni e tutta la famiglia è stata portata ai Civili per le cure del caso.