BORGOFORTE (Borgo Virgilio) – Partiranno a novembre 2025 i lavori per la ristrutturazione del ponte di Borgoforte: l’annuncio è arrivato ieri sera nel corso di un’assemblea pubblica tenutasi nel salone del parco Andreani-Panicali di Motteggiana.
A comunicarlo sono stati il consigliere provinciale con delega alle Grandi opere e pianificazione Francesco Aporti (nonché sindaco di Borgovirgilio) e il dirigente dell’area Lavori Pubblici della Provincia Antonio Covino.
L’intervento di manutenzione straordinaria, che prevede un investimento complessivo di cinque milioni di euro, riguarderà in particolare le 32 pile del ponte presenti sul lato verso Sailetto, frazione di Suzzara. Sono previsti 20 mesi di lavorazioni e con ogni probabilità saranno necessarie deviazioni per il traffico pesante (oltre le 7,5 tonnellate) e si valuterà l’introduzione di un senso unico alternato per il traffico ordinario.
“Dovremo procedere con la rimozione del calcestruzzo ammalorato e quindi con l’inserimento di nuove armature metalliche – ha spiegato l’ingegner Covino -: questo per garantire la sicurezza sismica. A seguire, è previsto un secondo appalto per la sostituzione dei giunti usurati nel tempo. La ristrutturazione dell’intero manufatto stradale segue un precedente intervento sulla campata ferroviaria del ponte: già nel 2018 erano emerse criticità che avevano richiesto un intervento urgente da 530mila euro, i cui lavoro sono stati conclusi e l’11 settembre scorso abbiamo inaugurato il tratto riqualificato”.
All’incontro di ieri sera, fortemente voluto dall’amministrazione comunale, sono intervenuti il sindaco Massimo Bonesi, il vicesindaco Massimo Paini oltre a un gruppo di cittadini.
A eseguire i lavori sarà Unimpresa Spa di Napoli, azienda con oltre 60 anni di esperienza nella realizzazione di infrastrutture complesse a livello internazionale a cui l’ente di Palazzo di Bagno a metà settembre ha affidato l’appalto dopo un lungo e complesso iter: nel 2024 si era tenuta la gara d’appalto, a procedura aperta, e nell’estate dello stesso anno i lavori erano stati assegnati all’impresa che aveva presentato la migliore offerta economica con un ribasso del 12,5 %.
Dopo alcuni mesi, però, le attività non erano ancora iniziate e ad un certo punto la Direzione Lavori si è resa conto che l’aggiudicataria non aveva le competenze tecniche e la capacità organizzativa per affrontare lavori tanto specialistici come quelli messi in appalto. La stessa impresa (conscia di questa circostanza) aveva provato a riversare su altra ditta le principali attività specialistiche, mediante l’istituzione di un sub-appalto e poter quindi eseguire l’intervento come da progetto ma a conclusione dell’interazione l’aggiudicataria non ha chiuso l’accordo. Visto pertanto il grave ritardo accumulato e l’assoluta mancanza di tempistiche certe sull’inizio delle attività previste dal cronoprogramma di progetto, Provincia di Mantova ha attivato le procedure per la risoluzione del contratto, come previsto dalla normativa in materia di appalti procedendo con una nuova aggiudicazione.