E’ di almeno 62 vittime il bilancio delle nelle drammatiche inondazioni che hanno devastato la regione di Valencia, in Spagna. Una situazione “senza precedenti, che nessuno ha mai visto prima”, ha commentato il presidente della regione, Carlos Mazon. Tutta la zona è praticamente isolata dal resto del Paese, con alcuni villaggi inaccessibili. Si tratta delle peggiori inondazioni avvenute in Spagna dall’agosto 1996.
Sette persone risultano disperse, tra cui una a L’Alcudia, nella regione di Valencia, e sei a Letur, nella vicina provincia di Albacete (regione di Castilla-La Mancha), dove l”alluvione improvvisa ha invaso le strade, spazzato via le auto e allagato gli edifici. I servizi di emergenza, supportati da droni, hanno lavorato tutta la notte per cercarli. Le autorità hanno chiesto a tutti i residenti della regione di non viaggiare su strada.
SANCHEZ: “EMERGENZA NON E’ FINITA”. Il governo centrale – che ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale – ha istituito un’unità di crisi, che si è riunita per la prima volta martedì sera, e ha inviato nella regione di Valencia un’unità dell’esercito specializzata in operazioni di soccorso. Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez ha assicurato ai suoi connazionali colpiti dalle alluvioni mortali che hanno devastato il sud-est del Paese il pieno sostegno dello Stato, ma ha avvertito che questo episodio “devastante” potrebbe non essere finito. “Non vi lasceremo soli”, ha detto Sánchez in un breve discorso televisivo dal palazzo della Moncloa, esortando i residenti della regione a rimanere vigili perché ‘non possiamo considerare concluso questo episodio devastante’. Il re di Spagna Felipe VI ha dichiarato di essere “devastato” per quanto successo e si è impegnato a dare “tutto il sostegno necessario” alle famiglie delle vittime.
LA ‘GOTA FRIA’. L’agenzia meteorologica nazionale Aemet ha dichiarato un’allerta rossa nella regione di Valencia e il secondo livello di allerta più alto in alcune parti dell’Andalusia. Ha avvertito che la pioggia continuerà almeno fino a giovedì. Questa zona e la costa mediterranea spagnola in generale sperimentano regolarmente il fenomeno meteorologico della “gota fria” (la “goccia fredda”) in autunno, un sistema di bassa pressione isolato ad alta quota che provoca piogge improvvise ed estremamente violente, a volte della durata di diversi giorni.
CAOS TRASPORTI. I voli che dovevano atterrare all’aeroporto di Valencia sono stati dirottati verso altre città spagnole a causa delle forti piogge e dei forti venti, secondo l’operatore aeroportuale spagnolo Aena. Altri voli sono stati cancellati. L’operatore nazionale delle infrastrutture ferroviarie Adif ha dichiarato di aver sospeso i treni ad alta velocità tra Madrid e Valencia a causa degli effetti della tempesta sui punti chiave della rete ferroviaria. Un treno ad alta velocità che trasportava 276 passeggeri è deragliato nella regione meridionale dell’Andalusia, ma nessuno è rimasto ferito.
IL CORDOGLIO ITALIANO. Immediato il cordoglio italiano. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato un messaggio a Re Felipe, nel quale esprime “il più sincero cordoglio degli italiani tutti e le espressioni della mia personale vicinanza”. “Desidero esprimere la mia solidarietà e quella del Governo italiano – ha scritto su X la premier, Giorgia Meloni – alla comunità spagnola duramente colpita dalle alluvioni che hanno messo in ginocchio interi territori, in particolare la città di Valencia. Rivolgo il mio pensiero di vicinanza ai familiari delle vittime”. “Il mio pensiero va in questo momento al popolo spagnolo – ha detto il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin – che in queste ore drammatiche piange un grande numero di vittime per le alluvioni nella zona di Valencia. L’Europa, in tutte le sue realtà, sta affrontando sfide climatiche enormi, nelle quali serve una solidarietà concreta e una forte capacità di adattamento sul territorio”. Vicinanza al popolo spagnolo anche da parte del ministro della Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo, secondo il quale “eventi come questi, non più rari in Europa, ci ricordano l’urgenza di lavorare insieme per proteggere le nostre terre e le generazioni future”.
UE PRONTA A FORNIRE AIUTI. L’Europa “è pronta a fornire il suo sostegno”, ha assicurato il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ringraziando le squadre di emergenza “per il vostro costante impegno nel salvare vite umane”. La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen ha annunciato che “l’Europa è pronta ad aiutare: abbiamo attivato il nostro sistema satellitare Copernicus per aiutare a coordinare le squadre di soccorso e ci siamo già offerti di attivare il nostro riconoscimento di protezione civile”.