MILANO – Dai fumetti ai ghiacciai, dalla Siria alle foreste, passando per il k-Pop, la poesia e i social network. Dal 9 all’11 maggio Reggio Emilia diventa la patria della quinta edizione di Internazionale Kids, il primo festival di giornalismo per bambini promosso dall’omonimo mensile che porta in Italia il meglio della stampa internazionale per lettrici e lettori trai 7 e i 13 anni. Si svolge in sei punti della città: piazza Martiri del 7 luglio, il palazzo dei Musei, il teatro Cavallerizza e il teatro Valli, il Mapei Stadium e la Biblioteca delle arti.
L’ambiente sarà tra i protagonisti di questa edizione, grazie alla presenza dell’European Forest Institute (EFI), organizzazione internazionale di ricerca che promuove la diffusione di informazioni scientifiche sulle foreste. Suo il compito di curare l’incontro ‘Superpoteri verdi’ che si svolgerà sabato 10 maggio, alle 14.30 il palazzo dei Musei, durante il quale Livia Podestà, responsabile della comunicazione di EFI Biocities e Gabriele Antoniella, accademico nel campo delle Scienze del Suolo e delle Foreste, dialogheranno sul ruolo vitale che gli alberi hanno sull’ambiente, sulle città e sulla vita di chi le abita. Dei loro superpoteri, insomma.
A Internazionale Kids, racconta a GEA Livia Podestà “parleremo delle difficoltà di vivere nei grandi contesti urbani dove il verde diventa essenziale” per tantissimi motivi. Si va dalla tutela della biodiversità alla riduzione della CO2, dalla capacità di incrementare il turismo fino ai benefici legati alla salute. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che ogni anno solo in Europa 43.000 morti all’anno potrebbero essere evitate se le raccomandazioni sul verde urbano fossero rispettate, ma il 60% dei cittadini europei non ha un accesso sufficiente a spazi verdi urbani.
Ecco perché, spiega Gabriele Antoniella “è fondamentale spiegare anche ai più piccoli l’importanza della gestione del verde anche in città”, puntando l’attenzione sulla necessità di creare “una cogestione con la comunità” perché è “fondamentale la collaborazione tra gli amministratori e la cittadinanza”. Senza dimenticare, spiega l’esperto “la memoria delle piante: quello che facciamo a un albero oggi, se lo ricorderà tra 50 anni”. Focus, quindi, anche sui modi “in cui non si trattano gli alberi”: ad esempio, è da evitare “la capitozzatura, che indebolisce la pianta” ed è necessario “affidare la gestione del verde ad esperti con competenze specifiche”.
Ma come declinare questi aspetti per un pubblico di giovanissimi? Uno dei temi affrontati, dicono Podestà e Antoniella sarà quello della “giustizia sociale, la cosiddetta ‘tree equity’: di solito chi ha accesso a spazi verdi vicino a casa ha un reddito maggiore. Nelle aree più ricche c’è anche più verde”. Compito dell’European Forest Institute (EFI) sarà, quindi, quello di spiegare ai bimbi l’importanza del verde come bene comune, del rispetto degli alberi, mostrando, ad esempio, immagini del ‘prima’ e del ‘dopo’ interventi di forestazione urbana. Anche perché, dice Podestà, “le città saranno sempre più sottoposte a fide globali e l’educazione all’ecologia è fondamentale”.