MILANO – Inizia il percorso per l’ultimo saluto a Papa Francesco. I funerali di Papa Francesco si svolgeranno sabato prossimo, 26 aprile, alle ore 10, e saranno celebrati dal decano del Collegio cardinalizio, Giovanni Battista Re. Al termine della funzione, poi, il feretro sarà portato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove Josè Mario Bergoglio ha espresso il desiderio di far riposare le sue “spoglie mortali”, nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, in un sepolcro “nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”.
Lo stesso Papa ha lasciato le indicazioni sulla sua sepoltura nel testamento aperto ieri sera in Vaticano. Nel quale si legge l’ultimo pensiero: “Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita – scrive Bergoglio – l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”.
Domani, alle ore 9, invece, la bara sarà trasferita dalla Cappella della Domus Santa Marta alla Basilica Papale di San Pietro, secondo quanto previsto nell’Ordo Exsequiarum Romani Pontificis. La Santa Sede spiega che, dopo il momento di preghiera presieduto dal cardinale camerlengo, Kevin Joseph Farrell, avrà inizio la traslazione. La processione percorrerà la Piazza Santa Marta e la Piazza dei Protomartiri Romani; dall’Arco delle Campane uscirà in Piazza San Pietro ed entrerà nella Basilica Vaticana attraverso la porta centrale. Presso l’altare della Confessione Farrell presiederà la Liturgia della Parola, al termine della quale avranno inizio le visite alla salma. La Basilica resterà aperta ai fedeli dalle ore 11 alle 24 di domani, dalle 7 alle 24 di giovedì 24 aprile e dalle 7 alle 19 di venerdì 25 aprile.
La Santa Sede ha anche reso note le cause del decesso del Pontefice: “Ictus cerebri” che ha portato al coma e a un collasso cardiocircolatorio irreversibile, come ha accertato la denuncia di morte firmata dal direttore della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, Andrea Arcangeli.
Sabato Roma diventerà il centro del mondo, con l’arrivo nella piazza di San Pietro di capi di Stato e di governo, a partire dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, con la first lady Melania, ma anche il presidente ucraino, Volodimyr Zelensky, quello francese Emmanuel Macron, la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, e il presidente della Repubblica di Germania, Frank-Walter Steinmeier, il premier britannico Keir Starmer, il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, Re Felipe e la regina Letizia di Spagna, il presidente portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, e il primo ministro, Luis Montenegro, e ancora il presidente polacco, Andrzej Duda, la presidente del Parlamento Ue, Roberta Metsola, il presidente argentino, Javier Milei, e altri ancora che stanno confermano la loro presenza in queste ore. Non ci sarà, invece, Vladimir Putin, come conferma il Cremlino. Dal canto suo, la premier Giorgia Meloni ha annullato il viaggio previsto in Uzbekistan e Kazakistan.
L’Italia ha decretato 5 giorni di lutto per commemorare Bergoglio e la gestione delle esequie saranno affidate al capo della Protezione civile, Fabio Ciciliano, che seguirà anche le fasi del prossimo Conclave per la scelta del nuovo successore di Pietro. Il Consiglio dei ministri ha inoltre esteso l’invito a svolgere tutte le manifestazioni pubbliche in modo sobrio e consono alla circostanza e ha previsto un minuto di raccoglimento alle 10 del giorno del funerale negli uffici e nelle scuole pubbliche di ogni ordine e grado, se aperti, oppure nel primo giorno di apertura dopo il funerale. Fra le disposizioni, come fa sapere Palazzo Chigi, anche “l’invito a differire gli eventi sportivi o di intrattenimento programmati per il giorno del funerale”, ossia sabato.
Nel frattempo non si fermano i messaggi di cordoglio e i ricordi personali per una delle figure più centrali del panorama geopolitico mondiale degli ultimi anni. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dalla figlia Laura, ha reso omaggio al feretro a Santa Marta per un personale, ultimo saluto. La premier, Giorgia Meloni, al ‘Messaggero’ racconta l’ultimo incontro, avvenuto lunedì scorso: “Era provato ma c’era, integro nel suo ruolo. Sdrammatizzando sulle sue condizioni di salute, con quel ‘sono ancora vivo’, si era poi raccomandato con me: ‘Non perda il senso dell’umorismo, mai. Mi raccomando, ci rida sempre un po’ su, un consiglio che amava ripetermi spesso”. Impossibile non ripercorrere, poi, la giornata del G7 a guida italiana che a Borgo Egnazia, la scorsa estate, lo aveva visto protagonista della sessione sull’Intelligenza artificiale: “La prima volta di un pontefice al G7. È stato unico. Io non ho avuto nessuna difficoltà a convincerlo a partecipare ai lavori del summit. È una delle cose fatte in questi due anni e mezzo di cui vado più fiera”.
La morte del Pontefice è riuscita a far breccia anche in un Paese come la Cina. Pechino ha porto le “condoglianze” e il portavoce del ministero degli Esteri ha fatto sapere che negli ultimi anni, con il Vaticano, sono stati mantenuti “contatti costruttivi e scambi amichevoli”. Non solo, la Cina, infatti, “è disposta a compiere sforzi congiunti con il Vaticano per promuovere il continuo miglioramento delle relazioni sino-vaticane”.