Spazio, digitale e intelligenza artificiale sul tavolo della missione di Adolfo Urso in Kenya. Prosegue la missione del ministro delle Imprese e del Made in Italy a Nairobi, per sviluppare il Piano Mattei per l’Africa.
Un programma in cui la transizione digitale riveste “grande rilevanza“, spiega Urso al presidente dell’Assemblea Nazionale, Moses Wetang’ula. Il Kenya potrà giocare nell’intera regione, assicura, “un ruolo da protagonista nello sviluppo di investimenti abilitanti l’intelligenza artificiale“, anche attraverso il progetto dell’AI Hub for Sustainable Development. Urso rilancia l’importanza del Gruppo di amicizia parlamentare tra Italia e Kenya e manifesta disponibilità a sviluppare una cooperazione, a partire dall’esperienza italiana, su come valorizzare il Made in Kenya.
Dopo Wetang’ula, il ministro incontra il ministro della Difesa keniota, Soipan Tuya, in vista della visita, prevista per domani, al Centro Spaziale ‘Luigi Broglio’ di Malindi, ricordando l’esperienza ormai più che sessantennale in materia, che “testimonia l’importanza di relazioni strategiche”, sottolinea. Con lui, in visita ufficiale, ci sono l’ambasciatore Roberto Natali, il presidente dell’Asi, Teodoro Valente, il consigliere militare del presidente del Consiglio e segretario del comitato interministeriale sullo Spazio, Franco Federici. Non manca una rappresentanza di grandi imprese italiane del settore aerospaziale (l’ad di Avio, Giulio Ranzo, il direttore del settore spazio di Leonardo, Massimo Claudio Comparini, l’ad di Telespazio, Gabriele Pieralli, e il delegato per l’Aerospazio di Confindustria, Giorgio Marsiaj).
Possibili forme di cooperazione sull’intelligenza artificiale e in campo digitale sono anche il focus del bilaterale con la ministra dell’Informazione, Margaret Ndung’u. “Il Kenya è il Paese che ha maggiormente risposto al programma pilota di accelerazione per startup africane ‘AI Hub for Africa‘”, ricorda Urso. Si tratta della prima applicazione pratica delle conclusioni della ministeriale G7 a Verona di marzo scorso: 117 candidature, da parte di altrettante startup keniane, per iniziative nel campo dell’Ia che comporteranno riflessi positivi sulle aree prioritarie del Piano Mattei per l’Africa, tra cui l’agricoltura sostenibile, l’istruzione e la formazione e l’azione per il clima. Il governo del Kenya è tra quelli invitati alla seconda ministeriale G7 Industria e Innovazione Tecnologica, in programma a Roma il prossimo 10 ottobre.
Tra gli incontri istituzionali del ministro, anche quello con il responsabile degli Investimenti, del Commercio e delle Industrie, Salim Mvurya. La comunità imprenditoriale italiana nel Paese africano “è vasta“, ricorda Urso, e “ben integrata nel tessuto economico-sociale keniano“. Nell’ambito del Piano Mattei, Roma valuta collaborazioni con Nairobi su nuovi settori, ulteriori a quello dello spazio per il quale quest’anno ricorrono i primi 60 anni di cooperazione tra i due Paesi, tra cui la produzione di biocarburanti o l’approvvigionamento delle materie prime critiche necessarie alla duplice transizione, ecologia e digitale.