ROMA – Sono tre i progetti, ormai in stato avanzato, per la realizzazione di gigafactory in Italia, per la produzione di batterie da destinare anche alla mobilità elettrica. In Europa sono 38.
Oltre allo stabilimento FIB Teverola 2, nel casertano, che dovrebbe aggiungersi all’omonima centrale dalla capacità produttiva di 350 MWh, sono in sviluppo i progetti di Italvolt, che a regime ospiterà circa 3mila dipendenti e sorgerà nell’ex Olivetti di Scarmagno, nella provincia di Torino, e quello di Automotive Cells Company (ACC), joint-venture tra Stellantis, Mercedes e TotalEnergies, che mira ad una produzione di almeno 120 GWh entro il 2030 con una nuova gigafactory negli ex stabilimenti Stellantis in provincia di Campobasso, a Termoli.
E’ quanto emerge dal rapporto ‘100 italian e-mobility stories’ di Fondazione Symbola ed Enel.
In questo campo l’Italia vanta poi un centro di eccellenza europeo nello studio delle batterie, il Battery Hub di Torino dedicato all’assemblaggio, oltre ad aziende del settore meccanico, in cui l’Italia vanta la quarta posizione al mondo, la seconda in Europa, per valore delle esportazioni, con nuovi macchinari per l’assemblaggio delle batterie e dei relativi battery pack. Quello delle batterie è un mercato che vale 250 miliardi di dollari di fatturato annuo.