Un passo avanti per garantire la sicurezza energetica del Paese. A Fiumetorto, nel territorio di Termini Imerese, nel Palermitano, ha preso il via la posa del primo cavo sottomarino del ramo est dell’impianto Tyrrhenian Link, che collegherà Sicilia e Campania con due linee elettriche sottomarine in corrente continua a 500 kV, per un totale di 970 km di cavo e una capacità di trasporto di 1.000 MW per ciascuna tratta.
Si tratta di uno degli investimenti più importanti previsti dal piano industriale di Terna, che per l’opera ha stanziato 3,7 miliardi di euro e avrà anche un ramo ovest tra la Sicilia e la Sardegna. Il Tyrrhenian Link, peraltro, risponde alle esigenze previste dal nuovo Piano nazionale integrato per l’energia e il clima per alimentare il percorso di decarbonizzazione dell’Italia. Grazie all’infrastruttura, infatti, potrà essere incrementata la capacità di trasporto, favorendo così la transizione energetica, migliorando la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale.
Da un punto di vista industriale, poi, l’opera mette insieme due eccellenze del nostro Paese, perché la società guidata da Giuseppina di Foggia, lavorerà a stretto contatto con la Prysmian, azienda leader globale nel settore dei sistemi in cavo per l’energia e le telecomunicazioni, che avrà il compito di portare a termine la posa del cavo sottomarino lungo la tratta che va da Termini Imerese a Battipaglia, in provincia di Salerno. Passaggio che avverrà grazie all’ausilio della nave Leonardo da Vinci. Sarà una installazione da record per Prysmian, perché per la prima volta un cavo Hvdc verrà posato a una profondità di 2.150 metri, fissando nuovi standard di mercato.
Il ramo est del Tyrrhenian Link, inoltre, può contare sul finanziamento di 500 milioni di euro, che rientrano nel RePowerEu, il capitolo aggiuntivo del Pnrr dedicato proprio all’energia. Sul progetto sono puntate molte delle fiches dell’Europa, al punto che proprio un anno fa Terna siglò con la Banca europea per gli investimenti un contratto per l’ultima tranche del finanziamento da 1,9 miliardi di euro, destinato a supportare la costruzione e la messa in esercizio del collegamento. L’opera sarà operativa nel 2028, con l’entrata in servizio del primo polo del ramo est prevista per il 2026.