ROMA –
Egitto e Italia sempre più vicini: entro la fine dell’anno dovrebbero essere completati gli studi preliminari per un ambizioso progetto di interconnessione elettrica da 3 GW. Fonti del Ministero dell’Elettricità egiziano hanno confermato che questo studio, realizzato da una società di consulenza norvegese nominata dalla parte italiana, include un’analisi dettagliata del percorso proposto, l’identificazione di punti di partenza sia in Egitto che in Italia, e una valutazione del profilo di profondità del Mar Mediterraneo. Una volta concluso, questo studio sarà presentato per la revisione alla parte egiziana, segnando un passo significativo verso la realizzazione di un progetto che ha il potenziale di trasformare il panorama energetico del Mediterraneo.
La volontà di creare una condotta elettrica lunga quasi 3000 km è stata ribadita oggi, durante la Cairo Sustainable Energy Week (CSEW), da Ahmed Mohina, primo sottosegretario del Ministero dell’Elettricità egiziano, che ha parlato dei rapporti solidi e in crescita tra Italia ed Egitto, sottolineando l’importanza della cooperazione nei settori della produzione e della trasmissione di energia. “Stiamo lavorando a stretto contatto con i nostri colleghi italiani per discutere di un progetto di interconnessione destinato a esportare energia verde in Italia. Il nostro obiettivo iniziale è di raggiungere 6.000 MW nel giro di 4-6 anni, con l’ambizione di espandere ulteriormente questa capacità fino a 8.000 MW per soddisfare la domanda energetica dell’intera Europa”.
Mohina ha anche evidenziato la posizione geografica strategica dell’Egitto, che si trova tra Africa ed Europa, il che lo rende un corridoio ideale per l’export di energia. “Siamo pronti a discutere con Italia e Grecia non solo per l’esportazione di energia, ma anche per attrarre progetti e investimenti in settori chiave come gli elettrolizzatori, il fotovoltaico e l’eolico. Ci sono numerose opportunità che desideriamo esplorare e siamo al lavoro per coinvolgere imprese e società a investire al Cairo e in tutto l’Egitto”, ha aggiunto, evidenziando il potenziale di crescita del settore energetico egiziano.
Per quanto riguarda il finanziamento del progetto, le fonti hanno chiarito che l’Egitto non si farà carico dei costi di avvio dell’interconnessione. Questi costi – che Mohina non ha voluto quantificare – saranno coperti dalla parte italiana, mentre la società di trasmissione elettrica egiziana beneficerà delle tariffe di trasmissione elettrica previste per il progetto. Questo modello di finanziamento potrebbe risultare vantaggioso per entrambe le parti, garantendo al contempo la sostenibilità economica del progetto con l’obiettivo di collegare dopo un percorso lungo 2800 km la regione di West Sohag in Egitto con la sottostazione di Dolo, nell’area metropolitana di Venezia. Questa interconnessione, secondo altre fonti, potrebbe anche aprire la strada a ulteriori sviluppi e collegamenti con altre zone del Medio Oriente, come il Golfo, creando una rete energetica più integrata e resiliente.