VIADANA – Hanno fatto le valigie e se ne sono andati da Viadana, lontani da telecamere, microfoni e dalla pressione mediatica che in questi giorni li ha travolti. Mentre il 17enne di Viadana, detenuto nel carcere minorile Cesare Beccaria di Milano con l’accusa di omicidio volontario premeditato nei confronti della 42enne Maria Campai, oggi affronterà l’interrogatorio di convalida dell’arresto, i familiari del giovane hanno deciso di far fronte al delicato momento, lontano dalla propria casa, quel condominio – precisamente uno dei garage – dove sarebbe stata uccisa la donna.
Al pari di ciò, come confermato dal legale della famiglia, i genitori del ragazzo non hanno ancora avuto modo di poterlo incontrare. «Siamo in attesa dell’interrogatorio di convalida, pertanto fino a quel momento non rilasceremo dichiarazioni – ha spiegato il legale rappresentate della famiglia del minore Paolo Antonino – Per quanto riguarda invece i genitori del ragazzo, credo siano stati particolarmente colpiti dalla pressione mediatica e abbiano scelto di ricoverarsi a casa di parenti».
Oltre all’interrogatorio di convalida, questa mattina a Viadana, sul luogo del delitto, nel garage e nel giardino della villetta di via Monteverdi è atteso l’arrivo dei Ris di Parma per analizzare la scena del crimine. Sempre nella giornata di oggi sarà invece affidato l’incarico per l’autopsia in programma domani, al medico anatomopatologo veneziano Antonello Cirinelli, che nella giornata di sabato ha invece eseguito la tac, dalla quale sarebbe emersa l’assenza di fratture o ossa rotte. Tale aspetto indurrebbe a pensare che la 42enne possa forse essere stata prima stordita e poi soffocata e gettata infine nel giardino della villetta disabitata di via Monteverdi. A chiarire ciò sarà, come detto, l’autpsia in programma nella giornata di domani.