MANTOVA – Nella giornata di martedì 16 dicembre la Polizia di Stato di Mantova con un’attività lampo, ha rintracciato l’autore di un furto avvenuto poco prima, riconsegnando la refurtiva al proprietario.
Erano da poco passate le 11.00 quando un cittadino mantovano, dopo aver finito di scaricare alcune merci dal suo furgone, si accorgeva che all’interno del veicolo non erano più presenti i suoi effetti personali di particolare valore: portafogli contenente anche denaro contante, borsello e giubbotto. In forte stato di agitazione, chiamava il numero di emergenza 112 NUE riferendo all’operatore della Sala Operativa della Questura i fatti accaduti poco prima. Subito, l’operatore faceva scorrere le telecamere di videosorveglianza cittadine, fino al momento saliente e lì, con chiarezza, poteva osservare la manovra furtiva avvenuta da parte di un soggetto sconosciuto: immediatamente allertava le pattuglie della Squadra Volante sul territorio, a cui veniva fornita la descrizione dell’uomo osservato nel video e la direzione di fuga.
Dopo alcuni giri di perlustrazione, in piazza Cavallotti, i poliziotti individuavano un uomo corrispondente alla descrizione, fermandolo davanti all’Hotel Italia. Alla richiesta di consegnare i documenti, il soggetto dava risposta negativa, facendo avvicinare la compagna, uscita poco prima dall’hotel. Risultando, entrambi privi di documenti, gli operatori, decidevano di condurli in Questura per i dovuti accertamenti.
All’atto di accompagnarli negli uffici di polizia, i soggetti venivano opportunamente controllati dai poliziotti e alla richiesta di svuotare le tasche l’uomo consegnava un paio di forbici di metallo, una bomboletta spray urticante risultata contenere sostanza superiore a quella legalmente consentita, un punteruolo e un dispositivo elettronico. I due, di origini marocchina e algerina, riferivano di essere venuti a Mantova perché avrebbero dovuto, a loro dire, essere ospitati da un conoscente, ma nel frattempo era loro intenzione prenotare una camera nell’Hotel Italia, negata loro perché privi di documenti.
Insospettiti, gli agenti effettuavano verifiche presso l’albergo, ove parlando con la receptionist, avevano di fatto conferma della richiesta di una stanza da parte di uomo e una donna, negata per mancanza di documenti, apprendendo inoltre che la donna una volta entrata, si era seduta su un divano, appoggiando a terra una borsa, che aveva lasciato al momento dell’uscita dall’hotel. Gli agenti quindi effettuavano un controllo della borsa rinvenendo al suo interno la refurtiva denunciata dall’uomo, tranne il denaro contrante ritrovato addosso all’uomo.
Per i fatti occorsi, al termine delle formalità di rito l’uomo veniva tratto in arresto per furto aggravato, porto di strumenti atti ad offendere e false generalità, mentre la donna, in stato di gravidanza, veniva denunciata in stato di libertà per furto aggravato in concorso.
Le verifiche sul dispositivo elettronico trovato nelle tasche del soggetto consentivano di appurare che trattavasi di “Jammer”, strumento che una vota attivato è in grado di interferire con le comunicazioni radio ed impedire il funzionamento degli strumenti di bordo delle autovetture, come semplicemente aprire o chiudere le portiere.
La merce trafugata veniva riconsegnata, nello stesso pomeriggio di ieri, al legittimo proprietario che emozionato ringraziava fortemente la Polizia di Stato.
Nella mattinata odierna, l’A.G. ha convalidato l’arresto disponendo la misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria una volta al giorno, con custodia cautelare in carcere in caso di inottemperanza.
Si specifica che il soggetto sarà ritenuto responsabile solo all’esito di un provvedimento definitivo dell’Autorità Giudiziaria.

