MANTOVA – È una stagione a macchia di leopardo quella delle barbabietole da zucchero in provincia di Mantova, con il meteo che ha influito sulle rese produttive e sul grado di polarizzazione, elemento essenziale per garantire redditività alle imprese. È la stima di Coldiretti Mantova, alla luce di un sondaggio fra i propri associati.
Risultati particolarmente soddisfacenti per Andrea Costa, presidente di Coldiretti Felonica e terza generazione di bieticoltori, che ha raccolto 600 quintali netti per ettaro, con un grado polarimetrico oltre i 16°, che ha permesso di raggiungere un valore aggiunto all’ettaro di 3mila euro. “Avendo seminato lo scorso marzo senza ritardi – spiega Costa – così sono riuscito a raccogliere entro Ferragosto, con un grado brix elevato, prima che le piogge facessero crollare la polarizzazione, con conseguente perdita economica”.
Le piogge che hanno accompagnato le ultime due settimane di agosto, ricorda Coldiretti Mantova, hanno compromesso la resa zuccherina, variabile che si traduce nella filiera bieticolo saccarifera con una decurtazione dei premi e dei pagamenti agli agricoltori.
Stagione sostanzialmente allineata al 2024, senza grandi soddisfazioni, per Fausto Turina, produttore di Sustinente nel segmento delle bietole da seme, che negli ultimi anni ha visto incrementare le superfici nell’ottica della rotazione colturale necessaria per i contributi Pac in caso di superfici aziendali superiori ai 10 ettari.
“Abbiamo seminato in ritardo rispetto al periodo ottimale e i terreni, reduci da due anni di piogge autunnali piuttosto intense – dice Turina – erano compattati e poco aerati, con la conseguenza che la resa in campo è stata al di sotto dei 25 quintali netti per ettaro”.
In provincia di Mantova la barbabietola da zucchero copre – stima Coldiretti Mantova su dati Istat – una superficie vicina ai 1.300 ettari, concentrati prevalentemente nel Destra Secchia e Sinistra Mincio, lontana dai fasti del passato che vedeva tale coltura spiccare in provincia, prima della riforma dell’Ocm zucchero voluta dalla Commissione europea targata Mariann Fischer Boel.
Pericolo Mercosur. Andrea Costa torna sui rischi che gli agricoltori di casa nostra potrebbero correre se l’accordo fra Ue e Mercosur venisse sottoscritto senza efficaci clausole in grado di tutelare la reciprocità nelle produzioni di zucchero. “In un Paese fortemente deficitario come l’Italia, che ha un tasso di autoapprovvigionamento nello zucchero del 15% – spiega Costa – il rischio è di vedere incrementare le importazioni in situazioni di dumping, con conseguente svalutazione dello zucchero europeo e scomparsa delle superfici a livello nazionale, anche per il marcato ridimensionamento del numero di impianti di lavorazione nel nostro Paese. Come Coldiretti abbiamo chiesto al Governo e di valutare molto attentamente la bozza di accordo col Mercosur per non mettere in difficoltà i nostri agricoltori in una fase già abbastanza delicata per l’agricoltura”.