GUIDIZZOLO – Il 37enne Gurmeet Singh indiano si è tolto la vita dandosi fuoco. A stabilirlo è stata l’autopsia eseguita nelle camere mortuarie dell’ospedale Carlo Poma di Mantova, i cui esiti hanno cancellato tutti i dubbi e messo in luce quelle che erano le ipotesi più nefaste. Il motivo del gesto rimane sconosciuto: Singh aveva un lavoro, due figli, una moglie, una casa al cui piano superiore vive anche suo fratello con la propria famiglia. D’altro canto il 37enne non ha lasciato biglietti e nei giorni prima del dramma non aveva mostrato alcun comportamento che potesse fare presagire le proprie intenzioni. Il cadavere è stato trovato nel pomeriggio di venerdì 23 dicembre in un campo a fianco a strada per Selvarizzo, il percorso che seguiva ogni giorno per andare al lavoro. Proprio dal momento che quella mattina non si era presentato al lavoro, sono scattate le ricerche dapprima da parte dei titolari dell’aziend agricola dove prestava servizio, e poi anche da parte dei carabinieri. Fino al momento del drammatico rinvenimento, avvenuto nel primo pomeriggio del 23 dicembre.