MILANO – Il Papato è appena iniziato e la riflessione è d’obbligo. Leone XIV si prende del tempo per ragionare sulla squadra che lo aiuterà a governare la Chiesa e congela temporaneamente tutti gli incarichi di curia.
Le sfide da affrontare sono tante e richiedono sensibilità diverse: dalla crisi delle vocazioni alle finanze della Santa Sede da rimettere in bolla, passando per la lotta agli abusi sui minori e il ruolo che le donne della Chiesa reclamano. Tutte battaglie sulle quali Bergoglio ha spianato la strada, che resta comunque in salita. “Leone XIV ha espresso la volontà che i capi e i membri delle Istituzioni della Curia Romana, come pure i segretari, nonché il presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, proseguano, provvisoriamente, nei rispettivi incarichi donec aliter provideatur”, spiega la Santa Sede. Si tratta di un “certo tempo” utile “la preghiera e il dialogo“, prima di qualunque nomina o conferma definitiva.
Intanto, il calendario dei primi impegni è fitto. Dopo la benedizione al popolo dalla loggia, ieri sera, oggi il Papa americano celebra la messa con il collegio dei cardinali nella Cappella Sistina che lo ha eletto al soglio di Pietro. Nell’omelia, il missionario agostiniano deplora il declino della fede a favore di “altre certezze come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere”. Indossa scarpe nere da parroco, come Francesco e denuncia: “Non mancano i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo”, ricordando ai porporati che questo atteggiamento, diffuso anche tra i battezzati, si traduce in un “ateismo di fatto”.
Prevost rivedrà i cardinali domattina. Domenica 11 maggio alle 12 è attesissimo il suo primo Regina Caeli, ripristinato dalla Loggia centrale della Basilica. In tanti si domandano quale sarà, se ci sarà, il suo primo appello. Ieri, nel saluto al popolo subito dopo l’elezione, ha parlato di pace disarmata, elemento che chiarisce la sua attenzione alle zone di crisi. Le linee del Pontificato saranno più chiare lunedì 12, quando alle 12, nell’Aula Paolo VI, Robert Prevost riceve la stampa mondiale e ancora venerdì 16 maggio, quando riceverà il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede. Un’occasione in cui i papi passano in rassegna i mali del mondo, elencano urgenze e priorità, disaminano i nodi da sciogliere.
Il primo vero grande evento pubblico sarà la messa per l’inizio del Pontificato, prevista per domenica 18 maggio alle 10. Martedì 20 maggio il Papa prenderà invece possesso della Basilica Papale di San Paolo Fuori le Mura e il giorno dopo, mercoledì 21 maggio alle 9 terrà la prima udienza generale. Sabato 24 maggio, Prevost incontrerà la Curia Romana e i dipendenti dello Stato Città del Vaticano. Domenica 25 maggio reciterà come di consueto il Regina Caeli e, nel pomeriggio, prenderà possesso delle Basiliche Papali di San Giovanni in Laterano e di Santa Maria Maggiore, dove riposa Francesco.
