MILANO – A marzo 2025 le nuove auto immatricolate nell’area che comprende Unione Europea, Paesi Efta e Regno Unito sono state 1.422.628, in crescita del 2,8% rispetto a marzo 2024. Il dato relativo alla sola Unione Europea vede un calo dello 0,2%. Su base trimestrale, tra gennaio e marzo 2025, le nuove auto immatricolate sono state 3.382.057, dato in calo dello 0,4% rispetto al periodo gennaio-marzo 2024. Il calo nell’Ue è stato in questo caso dell’1,9%. Sono i dati diffusi dall’Associazione europea dei costruttori di automobili (ACEA) che segnala un crollo vertiginoso delle vendite Tesla in Ue.
Frenato dalla reputazione del suo capo Elon Musk e da una gamma obsoleta, il marchio Tesla ha visto le sue immatricolazioni nell’Unione Europea calare del 36% a marzo rispetto a marzo 2024 e si sono quasi dimezzate nell’intero primo trimestre: le vendite segnano un -45% infatti cumulativo dall’inizio dell’anno, scendendo a 36.167 veicoli rispetto ai 65.774 dei primi tre mesi del 2024, il più grande calo relativo nel periodo tra le principali case automobilistiche. Ciononostante, le immatricolazioni di veicoli elettrici, specialità del marchio americano, sono aumentate complessivamente del 17,1% su base annua a marzo, rappresentando ora il 15,2% del mercato.
Questo, di fatto, segue un trend positivo in tutta Europa: secondo Acea infatti nel primo trimestre del 2025, le vendite di nuove auto elettriche a batteria sono cresciute del 23,9%, raggiungendo le 412.997 unità, conquistando il 15,2% della quota di mercato totale dell’UE. Tre dei quattro mercati più grandi dell’UE, che rappresentano il 63% di tutte le immatricolazioni di auto elettriche a batteria, hanno registrato una solida crescita: Germania (+38,9%), Belgio (+29,9%) e Paesi Bassi (+7,9%). Iniziano a decollare anche in Spagna e Italia, paesi molto indietro rispetto ai loro vicini europei. In contrasto con la Francia, che ha registrato un calo del 6,6%, dove si avvertono ancora gli effetti della riduzione del bonus ecologico. Questi progressi nei veicoli elettrici nell’Unione Europea non sono sufficienti per la lobby automobilistica, che sottolinea un “divario persistente tra gli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione e la realtà di un’adozione da parte dei consumatori più lenta del previsto”, secondo Sigrid de Vries, direttore generale dell’Acea.
Nel frattempo, i modelli ibridi (con motore elettrico e batteria non ricaricabile) stanno conquistando sempre più il mercato europeo: il 35,5% delle auto immatricolate nel primo trimestre era ibrido, rispetto al 28,7% dei modelli a benzina. Un dato trainato da una crescita significativa nei quattro mercati principali: Francia (+47,5%), Spagna (+36,6%), Italia (+15,3%) e Germania (+10,5%).
Dal canto suo, a marzo il gruppo Stellantis ha immatricolato 215.190 auto in Europa (Ue27+Efta+Uk), registrando un calo del 5,9% rispetto allo stesso mese di un anno fa. La quota di mercato è scesa dal 16,5% al 15,1%. Secondo Acea, nel primo trimestre 2025, le immatricolazioni del gruppo sono state 525.283, in flessione del 12,2% su anno, con la quota di mercato passata dal 17,6% al 15,5%. Il dato relativo alla sola Unione Europea vede per Stellantis un calo dell’8,4%.