MANTOVA – L’annuncio della Commissione Europea della proposta di rinvio di 12 mesi dell’applicazione del Regolamento Eudr sulla deforestazione prevista per il 30 dicembre 2024 risponde alle richieste avanzate da Coldiretti e Filiera Italia sia a livello Ue che a livello nazionale, a tutela delle imprese del sistema agricolo e agroalimentare italiano. L’applicazione quindi slitta al 30 dicembre 2025 per le grandi imprese, mentre per le micro e piccole imprese si applicherà a partire dal 30 giugno 2026. Una proposta alla quale Parlamento europeo e Consiglio dovranno dare seguito in tempi brevi.
Si tratta di un regolamento che, seppur condivisibile nell’obiettivo di ridurre le importazioni di prodotti derivanti da deforestazione, rischia di provocare un appesantimento burocratico, economico (nel caso della soia, si stima un aumento del prezzo pari a circa 50€/ton e un impatto complessivo in questa fase pari a circa 1 miliardo di euro l’anno) e operativo per i produttori dell’Ue e, in particolare, per gli agricoltori e allevatori italiani anche a causa della possibile interruzione della fornitura di mangimi per le produzioni zootecniche.
“La proposta di rinvio che è stata ottenuta, grazie all’azione di lobbying di Coldiretti e Filiera Italia a Bruxelles è indubbiamente un ottimo risultato, soprattutto per un territorio a forte vocazione zootecnica come è il nostro – commenta il presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani -. Abbiamo un anno di più, pertanto, per costruire soluzioni condivise e siglare un patto di filiera fra agricoltori e allevatori, così da potere, fra un anno, rispettare la futura normativa europea, riducendo le importazioni e sostituendole progressivamente con produzioni locali, ove possibile”. E questo, aggiunge il presidente Mantovani, per due aspetti che devono essere tenuti in debita considerazione: “Le Dop di origine zootecnica del nostro territorio prevedono un utilizzo di prodotti legati al comprensorio di produzione e trasformazione nella misura del 55 per cento, elemento che impone di sottoscrivere accordi di filiera a livello locale; parallelamente, la valorizzazione delle produzioni a chilometro zero potrà impattare positivamente sulla carbon farming, migliorando così la sostenibilità ambientale”.
Sarà fondamentale per Coldiretti e Filiera Italia, dare seguito alla fase di co-decisione con il voto positivo anche di Parlamenti europeo e Consiglio affinché il rinvio diventi definitivo.