ASOLA – Dopo aver tagliato nei giorni scorsi l’abbondante erba presente nell’area dell’ex consorzio agrario di via Brescia, l’amministrazione comunale ha iniziato a ragionare sulla riqualificazione dell’intera zona.
«Riteniamo – spiega il sindaco Moreno Romanelli – che al momento sia prioritario l’utilizzo dello spazio per il miglioramento della viabilità, nell’orario di entrata e di uscita dei bambini della confinante scuola primaria, e la creazione di nuovi parcheggi in una zona, dove sarà possibile piantare nuovi alberi, a servizio del centro del paese. Per quanto riguarda la parte degli ex magazzini esiste già, proveniente dalla passata amministrazione, un interessantissimo e funzionale progetto che però, visto il costo previsto, deve essere ragionato soprattutto per quanto riguarda le fonti di finanziamento, quindi nel brevissimo periodo non attuabile».
La passata amministrazione comunale guidata da Giordano Busi aveva infatti indetto un concorso di idee per realizzare interventi di recupero dell’ex consorzio, da ridestinare a servizio della cittadinanza e del vicino edificio scolastico. L’interesse principale del gruppo di lavoro è stato quello di mantenere l’impronta storica della struttura rurale cittadina della “casa a corte”, intesa come luogo di ritrovo e condivisione, unendo innovazione e conservazione.
La proposta progettuale vincitrice dello studio “A&I Progettazione Integrata” di Brescia individua la realizzazione della transizione verde dell’economia locale e privilegia la vocazione del territorio asolano, individua soluzioni compatibili con gli strumenti urbanistici regolatori generali ed è comunque agevolmente e celermente realizzabile, anche con modeste varianti, comportando soluzioni a basso impatto ambientale, di recupero e valorizzazione del patrimonio esistente, di contrasto dell’abusivismo, limitando in ogni caso il consumo di suolo.
Il progetto è nato dalla mente di tre professionisti nativi di Asola: gli archietti Cristian Gornie Chiara Predaroli e l’ingegnere Anna Cavallari. I quali, avendo a cuore la città, hanno tenuto conto delle esigenze della comunità senza snaturare il complesso.