RIVALTA SUL MINCIO – Si è conclusa ieri a Fondo Mincio a Rivalta sul Mincio, la due giorni dedicata al progetto dal Politecnico di Milano dal titolo “Mestieri antichi e innovazione”.
50 studenti del Politecnico di Milano, facoltà di Architettura, Corso in “Design of Ultra-Lightweight Building Systems”, sono stati impegnati in laboratori dove hanno potuto imparare e mettere in pratica le tecniche di intreccio della canna palustre in architettura e design.
L’iniziativa è inserita nel percorso “Weaving Landscapes” che ha visto uniti Politecnico di Milano, TextilesHub, PolRe, il Museo Etnografico dei Mestieri del Fiume di Rivalta sul Mincio, l’Associazione Genius Loci Mincio e il Comune di Rodigo.
Il progetto in questione ha ottenuto anche il supporto del Parco del Mincio e della Provincia di Mantova.
Ibridazione di tecniche antiche e nuovi saperi contemporanei, partendo dal territorio mantovano e, in particolare, dalle terre del Mincio a Rivalta, dalle loro tradizioni che diventano una base di lavoro per progetti innovativi.
L’obiettivo principale dell’iniziativa è quello di trasferire le antiche tecniche dei mestieri del fiume – studiate, valorizzate e diffuse attraverso il Museo Etnografico – a studenti provenienti da tutto il mondo, affinché possano riproporle in impieghi innovativi ed ecosostenibili in architettura e design.
Il progetto è stato curato dai docenti del Politecnico di Milano Alessandra Zanelli, Salvatore Mancuso, Carol Monticelli e Amir Ahmadnia con la collaborazione degli architetti Haya Alhussaini, Elisa Galdolfi e Federica Luppi.
Così facendo si punta a recuperare le antiche tecniche di intreccio della canna palustre, per riproporne schemi e trame in prodotti e strutture contemporanee.