ASOLA – I sindacati Cgil, Cisl e Uil di Mantova e Brescia, in modo unitario, chiedono più sicurezza e controlli sul lavoro dopo la morte del muratore Abdulla Bisku, il 58enne deceduto a seguito di un infortunio fatale in un cantiere per la ristrutturazione di una casa in via Nazario Sauro ad Asola.
“Esprimiamo cordoglio e vicinanza alla famiglia del lavoratore coinvolto nell’infortunio mortale avvenuto martedì pomeriggio in un cantiere edile ad Asola – fanno sapere in una nota Cgil, Cisl e Uil -. Bisku aveva solo 58 anni e progetti per il futuro della sua famiglia. Restiamo in attesa dell’esito delle indagini da parte degli enti preposti e delle forze dell’ordine.
“È inaccettabile assistere ad episodi di questo genere ai giorni nostri quando stiamo sottolineando in tutti i contratti l’importanza assoluta delle misure di protezione a favore di una maggiore sicurezza. È stata l’ennesima vittima di una “guerra” che si sta combattendo ogni giorno. Questa tragedia si verifica a ridosso di altre accadute in tempi recenti.
“È inammissibile – prosegue la nota quello che ormai sta diventando il mondo del lavoro: un vero e proprio stillicidio di persone che non riescono a tornare a casa dai loro cari dopo tanta fatica e indicare gli eventi come incidenti sta diventando oggi paradossale.
“Le imprese devono avere come priorità la prevenzione e la formazione e garantire tutti i dispositivi di protezione individuale (DPI) e l’applicazione delle procedure di sicurezza in tutte le lavorazioni anche in caso di appalti e subappalti. Non si può più parlare di incidenti sul lavoro quando negli ultimi vent’anni il lavoro e la sicurezza sono stati visti più come un costo che come una risorsa.
“Riteniamo necessario – concludono i tre sindacati – investire maggiormente sui controlli e sulla formazione e prevenzione in materia di salute e sicurezza. Non è più tempo di parole, ma di azioni concrete, di messa in campo di risorse e sinergie da parte delle istituzioni e delle autorità competenti per promuovere interventi a garanzia della sicurezza nei luoghi di lavoro”.