ALTO MANTOVANO – Prosegue l’attività di vigilanza volta al contrasto degli illeciti in materia ambientale sul territorio, con l’attuazione di un nuovo dispositivo coordinato interforze nell’area dell’alto mantovano.
Nella giornata di giovedì 11 aprile è stata organizzata, secondo il modulo integrato dell’action-day,
un’iniziativa di controllo programmata nell’ambito della Cabina di Regia istituita presso la Prefettura di
Mantova.
Anche in questa occasione, l’attuazione del dispositivo, in esecuzione di una specifica direttiva del
Prefetto di Mantova dott. Gerlando Iorio, è stata preceduta da un’attività preparatoria di osservazione e
sorveglianza, condotta mediante l’utilizzo dei droni in dotazione al Comando di Polizia Locale
dell’“Unione Colli Mantovani”, grazie ai quali sono state individuate le aree da sottoporre a verifica.
Alle attività hanno preso parte complessivamente 13 operatori, in un gruppo costituito con il concorso del
Comando Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, del Gruppo Carabinieri Forestali di Mantova, del
Comando Provinciale della Guardia di Finanza, del Reparto Operativo Aeronavale – R.O.A.N. di Como
della Guardia di Finanza, del Comando di Polizia Locale dell’ “Unione Colli Mantovani”, del Comando
di Polizia Provinciale e di ARPA Mantova. Il punto di coordinamento territoriale è stato attivato presso il
Comando Stazione Carabinieri di Marmirolo. Nel corso delle operazioni, il Comando di Polizia Locale
dell’ “Unione Colli Mantovani” ha messo a disposizione il supporto dei propri droni, per accompagnare
le verifiche del personale impegnato su strada.
L’attività mirata di controllo del territorio si è concretizzata, tra l’altro, nella verifica presso la sede
operativa di una ditta specializzata in produzione di materiali bituminosi, che si estende su una superficie
di circa 60 mila mq ed impiega, complessivamente, venti di dipendenti.
Sotto il profilo ambientale, l’attività di controllo condotta è stata orientata alla verifica sia della corretta
gestione dei rifiuti trattati, approfondita dal Gruppo Carabinieri Forestali attraverso l’acquisizione dei
formulari e dei registri di carico/scarico, che della presenza in azienda della strumentazione necessaria a
monitorare la qualità e la quantità delle emissioni e ad abbattere la dispersione delle polveri derivanti dalle
lavorazioni che ivi si tengono. Ciò anche alla luce di una serie di segnalazioni per odori molesti da parte
della cittadinanza.
Poiché al momento dell’accesso la ditta è risultata sprovvista di alcune dotazioni tecniche riconducibili
alla cennata strumentazione (filtri e sonde di monitoraggio), i tecnici di ARPA hanno avviato i necessari
approfondimenti sull’adozione delle prescritte misure di contenimento delle emissioni ai fini delle
conseguenti informative all’Autorità giudiziaria per le valutazioni del caso.
I rilievi di natura tributaria e fiscale sono stati curati degli operatori della Guardia di Finanza intervenuti,
che hanno esteso la verifica anche sulla regolarità del rapporto di impiego delle maestranze presenti sul
posto (in totale 5 operai), in modo da conferire completezza ed organicità all’attività di controllo.
Il Prefetto ha tenuto al termine delle operazioni un de-briefing con tutti gli attori coinvolti, esprimendo
soddisfazione per l’affinamento sempre più efficace dell’azione delle Forze di Polizia, nonché per gli esiti
dell’attività. Il Prefetto ha ribadito l’auspicio che il modulo operativo sperimentato, avvalendosi di
strumentazione tecnologica e, in particolare, dei droni in dotazione alle polizie locali, possa divenire
presto una modalità d’azione consolidata a livello provinciale, in un’ottica di condivisione di informazioni,
conoscenze ed esperienze che potrà incidere in modo significativo sulla sicurezza del territorio.